Un giorno come un altro

È un giorno come un altro, un giorno strano,
piove, da sei ore, a dirotto,
in pancia è anche peggio, ho un uragano,
ho l'umore da piatto precotto.

È un giorno come un altro, trasandato,
l'appartamento dove vivo è malridotto,
il disordine mi intralcia, son sbandato,
la mia salvezza è un salto dal viadotto.

È un giorno come un altro, invernale,
ho scordato di mettere il cappotto,
il freddo mi incupisce: un asociale,
ho la faccia di chi ha preso un bel cazzotto.

È un giorno come un altro, da digiuno,
ho l'addome attorcigliato a calzerotto,
non è fame, è un sentimento più opportuno,
in realtà non mangerei manco un biscotto.

È un giorno da star per proprio conto
passeggiando. Il tempo sfugge, son le otto,
da un angolo mi appare già il tramonto
e da un profumo misterioso son sedotto.

È in questo giorno uguale agli altri che capisco
come togliermi da dove son ridotto,
il pensiero è quasi boccaccesco:
la mia unica salvezza è il lampredotto.

Tommaso Jardella

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