Stenterello trippaio
Pubblicata a Firenze nel 1900 dalla Tipografia Adriano Salani, "Stenterello trippaio marito della Cleofe ciana di San Frediano" è una farsa in dieci scene scritta in vernacolo fiorentino da Zanobi Bartoli. A parte il riferimento nel titolo e l'appartenenza di Cleofe al quartiere dell'Oltrarno storicamente associato a questa professione, non si trova nient'altro nel testo che parli di trippa o della sua lavorazione, se si esclude una velocissima menzione che la moglie rivolge al marito Stenterello ("Sicuro, vo' facei i' trippaio, ma nessuno ora vi fida più nulla").